mercoledì 25 dicembre 2013

Buon Natale






























"E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri."

                      ( Madre Teresa di Calcutta )


Buon Natale a tutti voi



lunedì 23 dicembre 2013

Brodo di pesce




Prepariamoci per feste.......
Dalle mie parti d'origine...la cena della Vigilia di Natale è a base di pesce.
E perchè non cominciare con un buon e leggero brodetto di pesce....visto tutto quello che poi ci aspetta sulla tavola?!





























Ingredienti
(per due persone)


300 gr scarti di pesce vario (teste di aragostine, cicale, orata, spigola, chele varie, ecc...)
1 costa sedano
1 cipolla bianca
1 carota
3 pomodorini pachino o 3 cucchiai di salsa di pomodoro
1 cucchiaio di salsa di soia
2 lt e 1/2 di acqua
q.b. prezzemolo
q.b. olio evo



Procedimento

Ho tagliato il sedano, la cipolla e la carota in pezzi. Ho messo tutto in un tegame alto con l'acqua. Ho aggiunto i pomodorini o la salsa di pomodoro , il prezzemolo e un cucchiaino d'olio. Ho portato a bollore e ho fatto sobbollire per circa 30 minuti. Ho aggiunto la salsa di soia.
Ho filtrato tutto con un colino e ho servito caldissimo.
Buon appetito!







giovedì 12 dicembre 2013

Pan carrè...ai cereali

"Siamo il lavoro, il pane, l'acqua , il sale. Cose per tutti."
 
                                                                     (Nelson Mandela)




 

 



Ingredienti

(per 1kg e 1/2 circa di pane)


500 gr farina Manitoba
500 gr miscela di farina ai cereali
25 gr lievito di birra fresco
7  gr lievito di birra liofilizzato
5 dl latte
15 gr zucchero
20 g sale
120 gr burro

q.b. olio evo




Procedimento

Per cominciare ho intiepidito il latte. Poi in una tazza ho messo il lievito e stemperandolo con un po' di latte l'ho sciolto bene.
Nella planetaria ho setacciato le farine, ho aggiunto il sale, lo zucchero e la miscela di latte e lievito. Ho cominciato a mescolare aggiungendo il restante latte. Poi ho aggiunto anche i pezzetti di burro ammorbidito. Ho lavorato l'impasto per qualche minuto. Il risultato sarà un panetto morbidissimo ma non appiccicoso.
Ho messo il panetto ungendo la superficie di olio in una ciotola unta anch'essa di olio. L'ho coperta con un canovaccio e una coperta e l'ho lasciato lievitare per 1 ora circa.
Ho ripreso l'impasto, ho rotto la lievitazione e l'ho diviso in pezzi, li ho schiacciati bene e li ho messi negli stampi imburrati e infarinati da plum cake, per dargli la classica forma del pan carré, ma va bene anche una tortiera o un tegame dai bordi alti.
Ho coperto nuovamente con il canovaccio e la coperta e ho lasciato lievitare ancora 1 ora.
Trascorso il tempo ho passato in forno caldo a 200° per 30 minuti.
Ho sfornato, senza spegnere il forno, ho tolto i pani dalle teglie e li ho capovolti e rimessi in forno direttamtne sulla griglia per altri 10 minuti per completare la cottura del fondo e rendere croccante anche la parte sotto.
Ho fatto raffreddare quel che basta e......affettato e servito.
Buon appetito!


































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venerdì 6 dicembre 2013

Bocconcini di orata croccanti

" Hanno detto: mangia il pesce perchè contiene fosforo. Allora divento più intelligente? "
" No! Ma ti si vede di notte! "
                                                                                                                                              (http://www.jndyos.com/Pesce/Barzellette.htm)
 
Venerdì...pesce!









Ingredienti
(per due persone)

200 gr filetto di orata
100 gr pangrattato
100 gr farina di mais fine (fioretto)
2 cucchiai di semi di sesamo tostati
q.b. olio evo
q.b. sale


q.b. olio di semi di arachidi


Procedimento

Da un' orata ho ricavato i filetti e li ho spinati bene.
Ho preparato l'impanatura mescolando il pangrattato con la farina di mais. Ho aggiunto un pizzico di sale ed un paio di cucchiai di olio evo. Ho aggiunto anche i semi di sesamo tostati.
Ho impanato i bocconcini di orata e li ho fritti in abbondante olio di semi di arachidi fino a farli dorare.
Li ho messi a scolare su della carta assorbente e li ho serviti caldissimi con della salsa tartara ed un'insalatina mista.
Buon appetito!






mercoledì 4 dicembre 2013

Cookies con gocce di cioccolato



Oggi ricetta di "lavoro"!
Con i bambini che seguo facciamo un sacco di cose tra cui un piccolo laboratorio cucina.
Ci divertiamo sempre molto a fare le nostre ricette!
Questa ricetta è frutto di uno di questi pomeriggi trascorsi insieme in cucina....aspettando il Natale.
Ed è dedicata a loro e alle loro storie, sempre arricchenti.



























Ingredienti
(per 15 biscotti)


1 uovo intero
110 gr burro ammorbidito
118 gr zucchero di canna grezzo
174 gr farina per dolci
6 gr lievito per dolci
68 gr gocce di cioccolato fondente
15 ml latte (1 cucchiaio circa)



Procedimento

Per cominciare abbiamo mescolato la farina con lo zucchero, il sale e il lievito. Abbiamo aggiunto il burro ammorbidito a pezzettini e abbiamo cominciato a sbriciolare con la punta delle dita fino a far diventare il tutto granuloso.
Abbiamo fatto una fontana e al centro abbiamo messo l'uovo, i semi di vaniglia, le gocce di cioccolato, e il latte. 
Abbiamo mescolato velocemente il tutto con la punta delle dita.
Diciamo che per i bambini è stata una vera impresa visto che il piacere stava tutto nell'impiastricciarsi le mani con l'impasto. Però ce l'abbiamo fatta!



























Manine all'opera......






Abbiamo formato un cilindro lungo circa 20 cm., lo abbiamo arrotolato nella pellicola e lo abbiamo messo nel frigorifero per circa 1 ora. 
Il tempo non passava mai.....
Poi, finalmente abbiamo ripreso il cilindro, lo abbiamo tagliato in dischi di circa 1,5 centimetri e li abbiamo disposti molto lontani su una teglia coperta di carta forno.



 
Li abbiamo cotti in forno per 25 minuti a 180°.
Li abbiamo fatti raffreddare....(quanto ho potuto).....e li abbiamo mangiati...soddisfatti!
Buon appetito da parte mia e da parte dei bambini!

 





























Ecco a voi...la nostra merenda!!!















Con questa ricetta partecipo al contest del blog Cucina per gioco "Accogliamo Babbo Natale":



http://cucinapergioco.blogspot.it/2013/10/primo-contest-cucina-per-gioco.html








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giovedì 28 novembre 2013

Pappardelle con farina di castagne e ragù d'anatra

"Ma dove ve ne andate povere foglie gialle come tante farfalle spensierate?
Venite da lontano o da vicino, da un bosco o da un giardino,
e non sentite la malinconia del vento freddo che vi porta via".

                                                                                                              (Trilussa)


Sapori d'autunno si incontrano in un piatto sorprendente dal gusto deciso.
Da accompagnare con un buon vino rosso corposo.










 


 

Ingredienti
(per 4 persone)


per le pappardelle

100 gr farina di castagne
50 gr semola rimacinata di grano duro
50 gr farina "0"
2 uova
q.b. sale

per il ragù d'anatra

300 gr di petto d'anatra
1 carota
1 gambo di sedano
1/2 cipollotto
400 gr salsa di pomodoro
1/2 bicchiere di vino rosso corposo
1 bicchiere di brodo vegetale
q.b. olio evo
q.b. sale

4 cucchiai di parmigiano grattuggiato

Procedimento

Per iniziare ho preparato le pappardelle mescolando su una spianatoia le diverse farine. Ho aggiunto nel centro le uova, 1/2 cucchiaino di sale e ho cominciato a mescolare con una forchetta per poi passare ad impastare con le mani fino a formare una palla. Ho fatto riposare la pasta per circa mezz'ora prima di stenderla in una sfoglia non troppo sottile e dare forma alle pappardelle. 
Ho tenuto la pasta su un vassoio fino al momento della cottura.




Per il ragù d'anatra, ho preparato un soffritto con la carota, il sedano, il cipollotto tritati e 3 cucchiai d'olio. Ho aggiunto la carne d'anatra tagliata a pezzettini, ho fatto rosolare la carne un pò e ho aggiunto il vino, ho fatto sfumare, ho aggiunto la salsa di pomodoro, ho aggiunto il brodo vegetale e ho lasciato sobbollire per circa 30 minuti. Ho corretto di sale e ho tolto dal fuoco.
Ho cotto le pappardelle in abbondante acqua salata per qualche minuto. Le ho scolate e le ho mantecate nel tegame con il ragù caldo e il parmigiano.
Ho servito le pappardelle caldissime.
Buon appetito!




Con questa ricetta partecipo al contest del blog mela e cannella  "AUTUMN IS HERE"


http://melacannella.blogspot.fr/2013/10/contest-dautunno-autumn-is-here.html 





http://beatitudiniculinarie.blogspot.it/2013/09/sapori-dautunno-il-mio-nuovo-contest.html





http://www.mentaecioccolato.com/2013/10/cucinando-tra-cielo-e-terra-profumi-e.html

mercoledì 27 novembre 2013

Polpette marinate


"E' una superstizione insistere su una dieta particolare. Tutto alla fine è fatto degli stessi atomi  chimici."
                    (Ralph Waldo Emerson)

E dopo le crocchette del marinaio....le polpette marinate. Ma in queste...niente pesce!
E' un'idea per scaldare una serata fredda invernale.




































Ingredienti
(per due persone)

250 gr macinato misto (o come preferite)
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di pangrattato
succo di 1/2 limone
q.b semi di sesamo tostati
q.b. sale
q.b. rosmarino
q.b. maggiorana
q.b. olio evo


per accompagnare

per la salsa piccante

200 gr pomodori
1 cipollotto
2 cucchiai d'olio evo
1 peperoncino
3 foglie di basilico
q.b. sale

per il contorno
 
2 patate medie
2 cipolle piccole
q.b. olio
q.b. sale
un rametto di rosmarino




Procedimento

Per cominciare ho impastato la carne con il pangrattato, il parmigiano e ho aggiustato di sale.
Con l'impasto ottenuto ho formato delle polpette allungate e le ho inserite in due spiedini di legno. 
Ho preparato la marinatura amalgamando due cucchiai d'olio con un trito di rosmarino e maggiorana, il succo di limone e un pizzico di sale. Ho messo le polpette nella marinatura per qualche ora rigirandole di tanto in tanto. Trascorso il tempo ho rotolato alcune polpette nei semi di sesamo tostati.
Ho preaprato le patate pelandole e tagliandole a spicchi; ho tagliato a spicchi anche le cipolle. Le ho messe in una piccola teglia, le ho condite con olio, sale e rosmarino e le ho cotte per 20/30 minuti circa in forno caldo a 200°.
Nel frattempo ho scaldato la griglia antiaderente e ho fatto cuocere le polpette per 8/10 minuti circa rigirandole di tanto in tanto.
Nel frattempo ho preparato la salsa piccante facendo scaldare in una pentola l'olio con il cipollotto. Ho aggiungo i pomodori, un pizzico di sale, i semi del peperoncino e le foglie di basilico spezzettate. Ho cotto per circa 10 minuti. Ho tolto dal fuoco e tenuto da parte.
Ho servito le polpette accompagnate dalla salsa piccante e dalle patate e cipolle cotte al forno.
Ho servito il tutto caldissimo.
Buon appetito!


venerdì 22 novembre 2013

Crakers all'avena


A metà mattina, per accompagnare un frugale pranzo, per una merenda salata, come antipasto in attesa della cena...insomma vanno bene in qualsiasi momento della giornata.
E quindi....buona giornata!



















Ingredienti
( per 50 crackers circa)


100 gr farina "0"
150 gr fiocchi d'avena
5 gr sale
60 ml olio evo
6 gr lievito di birra fresco (o 2 gr di lievito disidratato)
90 ml acqua

prima l'emulsione

q.b. acqua
q.b. olio
q.b. sale




Procedimento

Per cominciare ho tritato finemente 100 gr di fiocchi d'avena riducendoli a farina. 
In una ciotola ho mescolato la farina d'avena ottenuta con la farina bianca e i fiocchi d'avena.
Ho aggiunto il sale, l'olio e il lievito sciolto nell'acua tiepida.
Ho mescolato e impastato per qualche minuto fino a formare un impasto morbido e compatto. L'ho coperto con un canovaccio ed una coperta e l'ho lasciato lievitare per 2 ore.
Trascorso il tempo ho tirato la sfoglia molto sottile e con un tagliabiscotti ho dato la forma desiderata.
Ho trasferito i crackers su una teglia coperta di cartaforno. Ho spennellato con un'emulsione di olio, acua e sale e ho infornato in forno già caldo a 200° per 20 minuti (minuto più, minuto meno...dipende dal forno!).
Ho fatto raffreddare i crackers e li ho conservati in una scatola di latta.
Buon appetito!





Con questa ricetta partecipo al contest "LA RIVINCITA DEI CEREALI" dei blog "A tutto pepe" e "Giochi di zucchero"

http://atuttopepe.blogspot.it/2014/02/la-rivincita-dei-cereali-il-contest.html






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martedì 19 novembre 2013

Crocchette del marinaio

"Nonna...che si mangia oggi?"
"Pesce"
"Uffa. Ma perchè in questa casa si mangia sempre pesce?!"
Dopo qualche minuto....
"Nonna...non si dicono le bugie! Non è vero che c'è il pesce!
Nel piatto ci sono crocchette! E a me piacciono molto...le crocchette!"

Le crocchette del marinaio....funzionano anche con i bambini "cresciuti" !




















Ingredienti
(per 20 crocchette circa)

1oo gr circa di filetto di pesce lesso (orata, merluzzo platessa, ecc...)
1 cipollotto
100 gr ricotta di mucca
1 uovo intero
100 gr pangrattato
1 cucchiaino di curcuma
q.b. sale
q.b. olio evo


per impanare

100 gr pangrattato
100 gr farina di mais macinata fine
q.b. sale


Procedimento

Per cominciare ho spinato ben bene il filetto di pesce e l'ho spezzettato con le mani. L'ho messo in una ciotola e vi ho aggiunto la ricotta, l'uovo, il pangrattato, la curcuma e un pizzico di sale.
Ne frattempo ho tritato finemente il cipollotto e l'ho soffritto per qualche minuto in un tegame con un cucchiaio d'olio. L'ho tenuto da parte aggiungendolo, una volta freddo al composto.
Ho amalgamato il tutto con una forchetta e poi con le mani sempre bagnate ho fatto delle palline che ho poi allungato per dargli la forma di cilindri.
Ho passato le crocchette nel composto di pane e mais e le ho messe su un tagliere.
Appena ho finito di dare forma alle crocchette, ho scaldato 4 cucchiai di olio in una padella e lì vi ho fatto soffriggere le crocchette girandole fino alla doratura desiderata.
Le ho servite con dell'insalata.
Buon appetito!





venerdì 15 novembre 2013

Dolce...meraviglia


E qui si festeggia.......
E un anno è passato dal primo post di questa avventura.....
E per festeggiare un dolce semplice e sorprendente, dalle diverse consistenze, fresco, ottimo per concludere una cena......
Auguri a me e grazie a chi ogni tanto fa capolino da queste parte!










Ingredienti
(per 4 persone)


2 uova intere
75 gr zucchero semolato
55,5 gr farina per dolci
250 ml latte intero
62,5 gr burro
1/2 cucchiaio di estratto naturale di vaniglia o i semi di 1/2 bacca di vaniglia
1/2 cucchiaio di acqua fredda
1/2 cucchiaio di limone
un pizzico di sale

per servire

zucchero a velo
salsa a piacere (frutti di bosco, cioccolato, caffè, ecc...)

 per cuocere

1 tegame 15 x 15 o 4 cocotte monoporzione 10 x 10



Procedimento

Per iniziare ho sciolto il burro a bagnomaria e l'ho lasciato raffreddare.
Poi ho separato i tuorli dagli albumi mettendoli in due ciotole separate e ho cominciato a lavorare i tuorli con lo zucchero fino a far diventare il composto chiaro e spumoso. Ho aggiunto l'acqua e la vaniglia e ho continuato a sbattere.
Ho scaldato il latte fino a farlo intiepidire.
Dopo qualche minuto ho aggiunto al composto di tuorli il burro ormai a temperatura ambiente, la farina setacciata e il pizzico di sale. Ho continuato a sbattere qualche istante ed ho aggiunto il latte a filo. Ho sbattuto ancora un paio di minuti e ho messo da parte il composto.
A questo punto ho preso la ciotola con gli albumi e ho cominciato a sbatterli fino a farli diventare spumosi. Ho aggiunto il succo del limone e ho sbattuto un altro po'. Non è necessario che diventino a neve ferma, basta che siano sodi ma ancora spumosi.
Ho aggiunto gli albumi al composto di tuorli  mescolando con una forchetta. Il composto ottenuto sarà molto liquido....non preoccupatevi, è proprio così che deve essere!
Ho versato il composto nelle cocotte monoporzione  precedentemente imburrate e le ho passate in forno già caldo a 150° per 70 minuti circa. La superficie dovrà essere dorata.
Tolte dal forno le ho fatte raffreddare, poi le ho coperte con della pellicola e le ho tenute in frigo fino al momento di servirle.
Le ho cosparse di zucchero a velo e le ho servite con della salsa ai frutti di bosco.
Buon appetito!





giovedì 31 ottobre 2013

Dita della strega

In ogni famiglia c'è una strega...non nascondiamolo! 
Vecchia o giovane, in possesso di poteri straordinari. E' l'unica che sa sempre dove sono tutte le cose, che sa trovarle in un baleno e che ci stupisce esaudendo i nostri desideri ancor prima di pronucniarli!
La sua scopa è sempre là nell'angolo pronta a prendere il volo per portarci su e giù per la città e farci essere sempre puntuali o alla ricerca di ingredienti inusuali e magici per i suoi intrugli che alla fine sono sempre delle prelibatezze...
Certo tutto questo correre, esaudire e pensare agli altri la porta a trascurarsi un po' e l'aspetto non è sempre dei migliori. Ma la nostra strega.....resta e rimane la più dolce che c'è. 
E allora...per la strega che c'è in ognuna di noi...










Ingredienti

(per quattro mani)


150gr burro
50 gr zucchero di canna grezzo
100 gr zucchero semolato
1 uovo
370 gr farina
1/2 cucchiaino di lievito in polvere
2 cucchiaini di cacao in polvere amaro
1/2 cucchiaino di caffè solubile decaffeinato
 un pizzico di sale

per decorare

20 mandorle spellate

Procedimento


Mescolare velocemente tutti gli ingredienti. Formare una palla, avvolgere con la pellicola e tenere in frigo per circa 1/2 ora.
Trascorso il tempo, riprendere la pasta e dividerla in circa 20 porzioni non della stessa misura. Formare con ciascuno dei pezzi dei cilindri e dargli la giusta proporzione per le dita. Con un coltello formare le linee delle falangi. Adagiare le dita sulla placca coperta di carta forno e aiutarsi con dei cilindri per cannuoli o un foglio di alluminio arrotolato per dare "movimento" alle dita.





Sulla punta poggiare facendo un pò' di pressione la mandorla che fungerà da unghia.
Passare su una teglia in forno caldo a 18° per 20 minuti circa o comunque fino alla "carnagione" desiderata! Far raffreddare e servire.
Buon divertimento e...buon appetito!







martedì 29 ottobre 2013

Mummie di wurstel e pasta sfoglia



"Jack e Annie sono nella casetta sull’albero, intorno a loro ci sono diversi libri, due dei quali, quello sui dinosauri e sui castelli, li hanno trasportati nell’epoca in cui sono ambientati, permettendo loro di vivere emozionanti avventure. Improvvisamente vedono il libro sull’Egitto, con il segnalibro posto in una pagina in cui è riprodotta l’immagine di una piramide, di un corteo, di un carro e di un gatto nero.
Ma ecco il gatto nero è lì, ai piedi dell’albero, ed è proprio il gatto nero con il collare d’oro dell’immagine! Improvvisamente un vento impetuoso scuote la casetta e la fa girare vorticosamente: inizia una nuova avventura. Seguendo il gattonero i due ragazzini entrano nella piramide, dove immediatamente percepiscono un’atmosfera piena di mistero e di magia... Qui incontreranno la regina-fantasma Hutepi, che chiede il loro aiuto per trovare il Libro dei Morti in cui sono conservate le formule magiche necessarie per passare nell’Oltretomba. Aiutare la regina non è facile, il posto è pieno di fascino ma fa anche paura con quegli strani cigolii, le torce che si spengono, i rumori che riecheggiano lontano, i corridoi che fanno confondere.."

(Mary Pope Osborne, Una mattina fra mummie, faraoni e piramidi, La magica casa  sull'alrnero n°3)


...e ogni tanto un lamento, un cigolio e...all'improvviso il corridoio fu invaso da delle mummie, fasciate nelle loro bende, che con loro incedere lento sembravano in processione.
E dietro a quelle bende si intravvedeva la pelle putrefatta, occhi incavati e un odore nauseabondo da prendere lo stomaco.
Ma le mummie che vi rpesento io....non sono poi così ripugnanti al gusto!















Ingredienti
(per 8 mummie)

8 wurstel piccoli
1/2 rotolo di pasta sfoglia fresca

per accompagnare

ketchup


Procedimento

Stendere la pasta sfoglia in uno strato sottile e tagliare delle striscioline lunge e strette.
Avvolgere le strisce intorno al wurstel, ella parte alta come per circondare il capo e l'altra più in basso, lasciando una parte scoperta.
























Mettere su una teglia coperta dic arta forno e cuocere in forno già caldo a 180° per 20 minuti circa.
Servire con il "sangue" ketchup.
Buon divertimento e...buon appetito!





giovedì 24 ottobre 2013

Sgagliozze

 "E tutto si era svolto in quella trama di strade squadrate e regolari nelle quali, in certi pomeriggi deserti d’estate, quando c’era il maestrale, e l’aria era nitida, ogni angolo sembrava il punto di fuga verso un infinito pieno di promesse.»Rivedersi dopo oltre vent’anni con amici che non hai più cercato. Di giorno basterebbero pochi minuti per un saluto di circostanza, ma di notte è un’altra cosa. Di notte Bari può catturare e trasformarsi in un irreale cinema della memoria. Dove presente e passato, ricordi e invenzione si confondono, e l’età da cui le illusioni fuggono può ancora sfiorare il tempo in cui tutto era possibile.
 (...)
Paolo ruppe il silenzio.
“Ci stanno ancora quelli che friggono le sgagliozze?” Mi fece un effetto strano sentirgli pronunciare quelle parole antiche. Le sgagliozze sono sottili fette di polenta, fritte in olio di freni per tir (o in qualcosa che gli assomiglia molto) e vendute a Bari Vecchia, per strada. Tipico e buonissimo cibo da strada barese. Salutare come il crack. Quando spiego cosa siano le sgagliozze l’immediata (e del tutto legittima) domanda è sempre: cosa c’entra la polenta con Bari?
Voglio dire: ti aspetteresti che la polenta fritta sia il tipico street food di Ponte di Legno e Pergine Valsugana. 
A Bari, attenendoci a categorie un po’ ovvie, per strada, nei cartocci di carta da panificio, dovrebbero vendere le cozze fritte. Sta di fatto che nella città vecchia da sempre ci sono questi personaggi pittoreschi che friggono fettine di polenta e le vendono, alla faccia dell’ente nazionale per la protezione del fegato.
“Ci stanno ancora” risposi, “sotto la Muraglia vicino a San Nicola e a Piazza Mercantile, stanno.” “Le sgagliozze.  Assurdo. Non dicevo questa parola da venticinque anni e adesso che l’ho pronunciata mi stanno a venire in mente tante cose che mi ero dimenticato. A cominciare dall’odore tremendo che veniva da quell’olio. C’era una vecchia che vendeva le più buone di tutte.” Si zittì e cominciò a vagare con lo sguardo, a recuperare ricordi svaniti. Si distrasse per davvero solo in quel momento e vidi le sue labbra che si piegavano in un sorriso finalmente non forzato. Poi il sorriso si trasformò in una risatina. “Perché ridi?” gli chiese Giampiero. Paolo a quel punto rise più forte, come se come se un pensiero o un ricordo irresistibilmente comico si fosse impossessato di lui. Rideva così di gusto che anche noi, senza sapere per quale motivo, cominciammo a ridere. “Insomma, perché cazzo stai ridendo così?” insisté Giampiero.
“Mi sono ricordata dell’ultima volta che sono capitato da quella vecchia, e per quale motivo non ci sono andato più, dopo.” “Per quale motivo?” chiesi io. “Perché la vecchia puttana, prima di arrotolare il mio cartoccio, si diede una bella grattata al culo, infilandosi la mano sotto la gonna e, non posso escludere, anche sotto le mutande.”
“Ma eri solo?” chiesi. “No, ero con te.” “E non mi hai detto niente, stronzo?” “No, anzi credo di averti offerto anche le mie sgagliozze. Tu come al solito avevi già finito le tue e poi mangiavi così di gusto. Perché avrei dovuto rovinarti il piacere?” 
Dissi che ero sempre stato convinto che lui fosse un vero stronzo e gli ero grato per avermi finalmente offerto un argomento concreto per sostenere questa mia tesi."

 (Gianrico Carofiglio, Né qui né altrove. Una notte a Bari, Ed. Laterza, 2008)



Versione light dello street food barese più diffuso.....










Ingredienti


500 gr polenta gialla
1 lt acqua

q.b. sale
q.b. olio evo



Procedimento


In una pentola versare l’acqua, salare e portare a bollore.
Mentre l’acqua bolle, versare lentamente la farina di granturco mescolando continuamente con un cucchiaio di legno.
Lasciare cuocere fino ad ottenere una polenta densa.
Una volta cotta, versare la polenta su una teglia da forno coperta di carta forno e distenderla sottilmente. Lasciarla asciugare per qualche ora.
Irrorare di olio e passare in forno caldo a 180° per circa 40 minuti.
Tagliare a quadrotti e salarli.
Servire caldo.
Buon appetito!


                                                                                                                                                     
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martedì 22 ottobre 2013

Che la festa cominci!




     Lo so...o so...Halloween è una festività che si celebra principalmente negli Stati Uniti la notte del 31 ottobre ma rimanda a tradizioni antiche della cultura celtica e anglosassone.
     Se pensiamo che la sua origine sia legata alla festa romana dedicata a Pomona (dea dei frutti e dei semi) o nella festa dei morti chiamata Parentalia,  diamo alla festa una rilevanza "naturalistica".
     Ma Halloween viene più tipicamente collegata alla festa celtica di Samhain, il cui nome, deriva dall'antico irlandese e significa approssimativamente "fine dell'estate". In Irlanda e nella Francia settentrionale circa 2000 anni fa, anno più anno meno, festeggiavano l'inizio del nuovo anno il 1º novembre. 
     Lo spiritismo era contrario ai principi del Cristianesimo e quando Papa Gregorio IV istituì la festa di Ognisanti il 1 Novembre in ambito agnlosassone si continuò a celebrare Halloween come festa laica; in particolare negli USA, a partire dalla metà dell'Ottocento, tale festa si diffuse (specialmente a causa dell'immigrazione irlandese) fino a diventare, nel secolo scorso, una delle principali festività statunitensi con un carattere molto più consumistico e moderno.

      Lo sviluppo di oggetti e simboli associati ad Halloween si è andato formando col passare del tempo. Ad esempio l'intaglio di jack-o'-lantern (tipiche zucche nelle quali si intagliano volti spaventosi) risale alla tradizione di intagliare delle rape e farne delle lanterne per ricordare le anime bloccate nel Purgatorio. La rapa è stata usata tradizionalmente ad Halloween in Irlanda e Scozia, ma gli immigrati in Nord America usavano la zucca originaria del posto, che era disponibile in quantità molto elevate.
      Il simbolismo di Halloween include anche temi come la morte, il male, l'occulto o i mostri mitologici. Nero, il colore tipico delle streghe e l'arancione, il colore delle zucche e delle foglie dell'autunno, sono i colori tradizionali di questa festa.
     Fare "dolcetto o scherzetto" è un'usanza di Halloween. I bambini vanno travestiti di casa in casa chiedendo dolciumi e caramelle o qualche spicciolo con la domanda "Dolcetto o scherzetto?". La parola "scherzetto" è la traduzione dell'inglese "trick", una sorta di minaccia di fare danni ai padroni di casa o alla loro proprietà se non viene dato alcun dolcetto ("treat"). "Trick or treat" (dolcetto o scherzetto) in realtà significa anche "sacrificio o maledizione". In passato tradotto in italiano anche con "Offri o soffri?"
     La pratica del travestirsi invece risale al Medioevo e si rifà alla pratica tardomedioevale dell'elemosina, quando la gente povera andava di porta in porta ad Ognissanti (il 1º novembre) e riceveva cibo in cambio di preghiere per i loro morti il giorno della Commemorazione dei defunti (il 2 novembre). Questa usanza nacque in Irlanda e Gran Bretagna, sebbene pratiche simili per le anime dei morti sono state ritrovate anche in Sud Italia. 
     In generale comunque il cristianesimo non approva Halloween e rigetta la festività, in quanto ritiene che il paganesimo, l'occulto, o altre pratiche e fenomeni culturali giudicati incompatibili con le loro credenze. 
 
     Cristiana o pagana...la festività di Halloween è entrata nelle nostre case, nelle nostre scuole e nelle nostre vite....e se può essere un'opportunità per avvicinarci tutti, bambini e non, al concetto della morte, del rispetto dei defunti e di tutto ciò che rappresenta il nostro passato e il nostro futuro beh...allora......che la festa cominci!





 


mercoledì 16 ottobre 2013

Torta pere e cioccolato



"Non far sapere al contadino quant'è buono il cacio con le pere" e perché..."il cioccolato con le pere"?
Non so a voi ma a me questo abbinamento, in questo periodo dell'anno.....piace e "scalda" molto!






 



Ingredienti
(per una tortiera di 22 cm)



per la torta

80 gr margarina
120 gr zucchero di canna grezzo
120 gr farina
25 gr cacao in polvere amaro
1 uovo
25 gr latte
25 gr rom (o latte se destinata ai bambini)
2 pere williams (300 gr circa di polpa)



per la salsa al cioccolato

50 gr margarina
5 cucchiai di latte
50 gr cacao in polvere amaro
50 gr zucchero semolato


per il ripieno (o per la presentazione)

1 pera williams (150 gr circa di polpa)
2 cucchiai di zucchero di canna grezzo
q.b. acqua


per decorare e per lo stampo

q.b. polvere di cacao amaro
q.b. zucchero di canna grezzo
q.b. burro o margarina



Procedimento


Per la torta preparare lo stampo che andrà in forno imburrandolo e cospargendolo di zucchero di canna grezzo. Lo zucchero formerà una crosticina croccante intorno al dolce molto piacevole e ha lo stesso effetto della farina nel senso che non farà attaccare il dolce allo stampo.
In una ciotola mescolare la margarina con lo zucchero e montare per qualche minuto con una frusta. Aggiungere l'uovo e il cacao setacciato. Continuare a montare ed aggiungere la farina e un pizzico di sale. Aggiungere gli ingredienti liquidi (il latte e l'eventuale rom).
Per ultime aggiungete la pere tagliate a pezzettini ed amalgamarle con una forchetta.
Mettere il composto ottenuto nella tortiera e passare in forno a 180° per 30/35 minuti circa.
Far raffreddare e tenere da parte.
Per la salsa al cioccolato mescolare in un tegamino il latte, la margarina, lo zucchero e aggiungere il cacao setacciato. Mescolare bene. Quando comincia a sobbollire, togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
Per il ripieno mettere la pera sbucciata e tagliata a dadini in un padellino con 1 cucchiaio di zucchero di canna e 1/2 bicchiere d'acqua. Cuocere per 10 minuti mescolando ogni tanto. Se l'acqua evapora velocemente aggiungerne un altro po'. Terminata la cottura, togliere dal fuoco, aggiungere 1 cucchiaio di zucchero di canna, mescolare e tenere da parte.
Per farcire la torta, tagliarla in due dischi, versare sul primo disco la salsa al cioccolato e le mele caramellate. Chiudere con il secondo disco e cospargere di polvere di cacao mista a zucchero di canna grezzo.
Se si preferisce presentare la fetta nel piatto, lasciare la torta intatta, tagliare la fetta e accompagnare in un piatto con una cucchiaiata di pere caramellate irrorando con della salsa ala cioccolato.
Buon appetito!



























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sabato 12 ottobre 2013

Crostata del bosco...goloso



Non so se accade anche a casa vostra ma da me...la colazione è "a periodi".
Per un po' si mangia una marmellata, poi si cambia e se ne assaggia un'altra, poi un'altra ancora....poi pane e cioccolata, poi il cappuccino con la brioche.....
Morale della favola, arriva il giorno in cui mi ritrovo con il frigo popolato di barattoli di marmellate aperti, nella dispensa confezioni di pane di ogni tipo aperte .....e qualcosa bisogna farci!
Ieri ho deciso di finire le marmellate!






Ingredienti


per la frolla (da una ricetta di Maurizio Santin)

500 gr farina per dolci
250 gr burro ammorbidito
140 zucchero a velo
90 gr rossi d'uovo (3)
65 gr uovo inero (1)
1 limone biologico (useremo la buccia grattugiata)
q.s. sale

per la farcia

500 gr marmellata "di bosco" (mista o di un solo gusto). Io avevo: more, mirtilli e lamponi
2 cucchiai di scaglie di cioccolato fondente



Procedimento

 Preparare la pasta frolla mescolando velocemente tutti gli ingredienti con il mixer, oppure mettete sulla spianatoia la farina e lo zucchero, al centro mettete il burro a pezzettini, le uova, la buccia grattugiata del limone e un pizzico di sale. Mescolare velocemente con la punta delle dita fino a formare una palla.
Avvolgere la pasta nella pellicola e tenerla il frigo per 24 ore circa.
Trascorso il tempo, riprendere la pasta e stenderla con un matterello su un piano infarinato.
Foderare uno stampo da forno precedentemente imburrato e infarinato.






Mescolare le marmellate e aggiungere le scaglie di cioccolato.
Bucherellare il fondo di pasta frolla e riempire con la marmellata.Decorare la superficie.




Cuocere in forno caldo a 180 per 40/45 minuti.
Far reaffreddare bene prima di togliere dallo stampo.
Buon appetito!





martedì 8 ottobre 2013

Tortine di patate con erbe fresche e curcuma


 E fuori piove...
"Un acquazzone impartisce i suoi insegnamenti. 
Se la pioggia vi sorprende a metà strada, e camminate più in fretta per trovare un riparo, nel passare sotto alle grondaie o nei punti scoperti vi bagnerete ugualmente. 
Se invece ammettete sin dall'inizio la possibilità di bagnarvi, non vi darete pena, pur bagnandovi lo stesso. 
La stessa disposizione d'animo, per analogia, vale in altre occasioni".

                                                                                                           (Yamamoto Tsunetomo, Hagakure)

 

 E fuori piove...
 E io oggi vi preparo delle tortine di patate calde e morbidose......




















 



Ingredienti
(per 8 tortine)

1 kg patate
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 uovo
q.b. farina (da 100 a 150 gr circa)
1 cucchiaio di burro sciolto
erbe fresche miste (basilico, dragoncello, erba cipollina)
1 cucchiaio di semi di sesamo tostati
1 cucchiaio di curcuma
q.b. sale


per impanare

q.b. pangrattato
q.b. uovo
q.b. farina
q.b. sale


per la cottura

q.b. olio evo



Procedimento

Far lessare le patate con la buccia in abbondante acqua o con la pentola a pressione.
Sbucciarle e passarle con unop schiacciapatate e metterle in una ciotola.
Aggiungere gli altri ingredienti e mescolare con un cucchiaio. Aggiustare di sale.
Aggiungere per ultima la farina, nella quantità necessaria a formare un impasto sodo.
La quantità di farina da incorporare dipende molto dal tipo di patate usate.
Lasciar riposare l'impasto in  frigo per 15 minuti circa. Riprenderlo e metterlo su un piano leggermene infarinato, schiacciarlo con le mani e con l'aiuto di un coppapasta formare le tortine. Durante questa operazione, lavare spesso le mani con acqua fredda, per togliere l'eventuale impasto tra le dita e per mantenere la temperatura delle mani bassa così che non scaldi il composto rendendolo troppo morbido.
Passarle nella farina, poi nell'uovo leggermente sbattuto e salato ed infine nel pangrattato.
Disporle su di un piatto e metterle in frigo fino all'uso.
Cuocerle da entrambe i lati per 3 minuti circa o comunque fino a che non sono dorate, in una padella antiaderente. Servire calde accompagnando con uno spicchio di limone e un'insalatina fresca.
Buon appetito!




sabato 5 ottobre 2013

Biscotti al caffè

Un sabato uggioso dove i colori dell'autunno cominciano a fare capolino nel panorama intorno a me...
Buon sabato e buon fine settimana.
E per colazione dei biscottini da immergere nel latte.....



















Ingredienti
(per 2 teglie)

150 gr farina per dolci
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di cannella in polvere
125 gr burro
20 gr margarina
100 gr zucchero semolato
50 gr zucchero di canna grezzo
1 cucchiaino caffè liofilizzato (decaffeinato se li mangeranno i bambini)
1 uovo
2 cucchiaini d'acqua calda
q.b. sale


per guarnine

20 gr zucchero semolato
1 cucchiaino di caffè liofilizzato


Procedimento

Su un piano setacciare la farina con il lievito, la cannella e un pizzico di sale.
Aggiungere gli zuccheri. al centro mettere il burro freddo a pezzettini e la margarina. Cominciare a mescolare velocemente con le mani e aggiungere l'uovo e il caffè sciolto nell'acqua. Impastare con la punta delle dita fino a formare una palla dura. Dargli la forma di un cilindro, arrotolarlo nella pellicola e tenerlo in frigo per almeno 1 ora.
Trascorso il tempo, con un coltello affilato tagliare dei dischi dello spessore di 5 mm e metterli sulla teglia coperta da carta forno ben distanziati.
Mescolare lo zucchero con il caffè liofilizzato e cospargere i biscotti.
Passare in forno caldo a 190° per 15/20 minuti circa.
Togliere dal forno e lasciare sulla teglia per 3 minuti. Poi metterli a raffreddare su una griglia.
Buon appetito!



venerdì 4 ottobre 2013

Mio fratello che guardi il mondo...


 
"Mio fratello che guardi il mondo
e il mondo non somiglia a te
mio fratello che guardi il cielo
e il cielo non ti guarda.


Se c'è una strada sotto il mare
prima o poi ci troverà
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
prima o poi si traccerà.



Sono nato e ho lavorato in ogni paese
e ho difeso con fatica la mia dignità
Sono nato e sono morto in ogni paese
e ho camminato in ogni strada del mondo che vedi.


Mio fratello che guardi il mondo
e il mondo non somiglia a te
mio fratello che guardi il cielo
e il cielo non ti guarda.


Se c'è una strada sotto il mare
prima o poi ci troverà
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
prima o poi si traccerà."


                              (Ivano Fossati)

martedì 1 ottobre 2013

Crostata pere e gorgonzola

 
"Non so se tutti hanno capito, Ottobre la tua grande bellezza:
nei tini grassi come pance piene prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza…
Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze,
lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse, fumano nubi basse"…
                                                                                                  (Francesco Guccini)










 


Ingredienti
(per 1 teglia di 20x20)

1 rotolo di pasta sfoglia
200 gr gorgonzola dolce
200 gr ricotta di mucca
50 gr panna fresca da cucina
2 pere williams non trattate (le useremo con la buccia)
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
q.b. sale


per guarnire

q.b. miele d'acacia
q.b. gherigli di noci


Procedimento

In una ciotola mescolare la ricotta, il gorgonzola e la panna.
Aggiustare di sale la crema ottenuta e tenere da parte.
Pelare e tagliare una pera. Affettarla sottilmente. Lavare bene e tagliare a fette sottili anche l'altra pera ma senza pelarla. Quest'ultima servirà per guarnire la crostata.
Stendere la pasta sfoglia nella teglia. Coprire il fondo con le fettine di pera. Mettere la crema di gorgonzola. Decorare con le fettine dell'altra pera.
Cuocere in forno già caldo a 180° per 30 minuti circa. Servire tiepida.
Se piace l'abbinamento del dolce al salato, accompagnare con una cucchiaiata di miele d'acacia e qualche gheriglio di noce tritato grossolanamente.
Buon appetito!