Tante le pagine sfogliate, tanti i
trafiletti ritagliati dalle riviste non necessariamente di cucina,
tante in quest'epoca moderna le foto “rubate” alle pagine di
giornali che...non si possono strappare nelle sale d'attesa mediche o
prima di un colloquio.....
E tutte a far parte del nostro
personale patrimonio gastronomico.
E poi le modifichiamo, magari fin dalla
prima volta, perché c'è quell'ingrediente che proprio non ci piace
o perché la dose di quell'altro ci sembra eccessiva o perché è
tardi e certi tempi non si possono rispettare.
A volte ci azzecchiamo e creiamo
qualcosa di ancor più magico, altre volte toppiano perché quello
che viene fuori è qualcosa di improponibile ma non demordiamo, non
ci arrendiamo, pronte per una prossima sfida.....pronte e aperte ad
una nuova ispirazione.
Questa pagina del mio blog vuole essere
dedicata ai libri che negli anni mi hanno accompagnata in questo
meraviglioso percorso tra i cibi.
Libri che ho divorato, libri che ho
assaporato, libri che magari ho solo sfogliato per lasciarmi rapire
dalle foto, per lasciarmi catturare dai colori nella speranza di
assaporarne i profumi e gli odori...
Ci sono anche libri che
acquisterò....un giorno perché per me le ricette sulla carta
portano con se i profumi della cucina che li accoglie....
Martedì 19 febbraio 2013
Odiato
o amato, preparato con cura o consumato al volo, il cibo è sempre in
cima ai nostri pensieri, anche quando non vogliamo.
Lo
sa bene chi, in un momento d'ansia, si ingozza di salatini e
patatine; o chi, per lenire un dispiacere, divora un panettone
intero.
Ma
il cibo è molto più che la valvola di sfogo delle nostre tensioni:
il cibo è nutrimento e vita, è cura e attenzione, è socialità e
comunicazione.
Cucinare
diventa quindi un atto profondamente creativo, giocoso, rassicurante,
in cui ogni fase della realizzazione di una ricetta diventa momento
prezioso, da godere da soli o condividere con gli altri: preparare
gli ingredienti, manipolare la materia, attendere la cottura,
assaggiare.
Fino
al momento più bello e più atteso, quello del convivio.
(…)
Cucinare
e alimentare l'Altro è atto supremo di accudimento, e non comincia
davanti ai fornelli ma molto prima, nella mente di chi decide di
concepire un piatto e ralizzarlo. L'idea, il progetto si attua a
partire dalla scelta degli ingredienti sino alla sua
materializzazione attravrso fasi ben precise.
Cucinare
per l'Altro cura l'anima, il cuore, la mente.
(…)
Sabato 22 dicembre 2012
Tutto cominciò la notte dei tempi...
…e proprio la mattina
in cui un'ape, forse un po' miope, punse l'Uomo scambiandolo per un
fiordaliso! L'Uomo, non tollerando il sopruso, raggiunse il cavo
dell'albero dove l'ape aveva il suo regno e v'infilò la mano per
fare piazza pulita.
No, non l'avesse mai
fatto! Ululando per il dolore, fu costretto a battere in ritirata con
la mano trafitta da mille pungiglioni.
Istintivamente però,
come per averne un po' di sollievo, si portò l'arto offeso alla
bocca.
Meraviglia!
Quelle dita, gonfie come
otri, erano dolci come il...miele! Sì, l'Uomo, mettendo le zampe su
un favo, aveva scoperto il miele e gettato le basi della
pasticceria.”
Un modo fantasioso per
cominciare un libro...il mio primo libro di cucina!
Ebbene sì il primo libro
dove ho letto e provato le prime ricette è il Manuale di Nonna
Papera.
E' sempre con me, mi ha
seguita nei vari traslochi, nella mia libreria non può mancare. E'
al fianco del Manuale delle Giovani Marmotte ma questa...è un'altra
storia.
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